Terra di Cavalera è attenta alla sostenibilità ambientale, e crede che è possibile adottare soluzioni biologiche per il controllo dei parassiti nelle colture.
Nei nostri campi utilizziamo gli “insetti utili”. Questa settimana abbiamo adottato questa soluzione per i nostri PEPERONI CORNETTO ROSSO, liberando tra i campi migliaia di insetti utili.
Sono organismi viventi che combattono i parassiti dannosi in modo naturale. Gli insetti predatori o parassitoidi come questi sono una valida alternativa agli insetticidi chimici, poiché riducono la presenza di insetti dannosi mantenendo l’ecosistema bilanciato.
Questi insetti controllano biologicamente i parassiti: predano o parassitizzano gli insetti dannosi alle piante. Sono sicuri per l’ambiente: non lasciano residui chimici nelle colture e nel suolo. Favoriscono la biodiversità: mantenendo sotto controllo la popolazione dei parassiti senza interferire negativamente con altri insetti o la fauna locale.
Questa tecnica, che utilizza insetti ausiliari per controllare i parassiti, si è affermata come una pratica essenziale per la gestione dei parassiti nelle colture protette, in particolare per quanto riguarda la coltura del peperone. A seguire, esaminiamo alcune delle strategie più importanti utilizzate da Terra di Cavalera attraverso i prodotti di Agrobío, leader nelle soluzioni naturali, per ottimizzare il controllo biologico in coltura protetta.
Strategie di controllo biologico di tipo preventivo:
1. Amblyseius swirskii è un acaro predatore generalista, con il corpo di color avorio e di forma ovale. L’utilizzo di questo acaro è uno dei metodi più versatili per il controllo biologico, in particolare per il controllo di mosca bianca, tripidi e ragnetto rosso. Lo swirskii di Agrobío si adatta rapidamente in condizioni di umidità elevata e temperature moderate. Inoltre, la sua capacità di nutrirsi di polline lo rende particolarmente attivo anche in momenti di scarsa disponibilità di prede.
2. Orius laevigatus. Questo antocoride è un eccellente predatore di tripidi ed il suo utilizzo in serra per il controllo di questo parassita è una pratica sempre più diffusa. Questo predatore può essere preventivamente distribuito, sulla coltura del peperone, dall’inizio della fioritura per garantire un controllo più efficace nei confronti dei tripidi. Agrobío è la prima azienda di controllo biologico che lavora con ceppi geneticamente selezionati di Orius laevigatus. L’Orius, chiamato “COLD” è una selezione più adatta alle basse temperature, con un tasso di predazione maggiore, che consente un controllo più efficace nei confronti dei tripidi, anche con condizioni climatiche avverse.
3. Amblyseius andersoni è un fitoseide polifago. Si nutre di acari delle famiglie Tetranychidae, in particolare ragnetto rosso e anche di polline. A. andersoni ha buone prestazioni sia nelle colture interne che esterne.
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